“È meraviglioso, è meraviglioso fare parte di un team”; è un refrain incalzante, martellante, che ti entra in testa senza lasciarti più. E poi, quando credevi che finalmente il peggio fosse passato, ecco che ti siedi sulla tua poltrona in sala, le luci si abbassano e il motivetto che credevi aver debellato dalla tua memoria si ripropone in tutta la sua potenza facendo ancora una volta da main theme all’opening scene di The Lego Movie 2.
Immerso in un’atmosfera fuori dal tempo e dallo spazio, ispirato alla dimensione onirica e metafisica di Giorgio De Chirico, il film di animazione, esordio di Lorenzo Mattotti, affermato fumettista e illustratore di libri per l’infanzia, rilegge in modo originale e poetico il famoso testo di Dino Buzzati. In esso si possono rintracciare i temi eterni delle fiabe: la lotta fra bene e male, la ricerca della propria identità, il rapporto fra natura e cultura, il conflitto fra umanità e ferinità, la brama di potere. La fiaba, tuttavia, lungi dall’essere moraleggiante e didascalica, si manifesta come una ironica problematizzazione della condizione umana, affidata alla salvifica e inestinguibile dimensione del racconto mitico.