La tragedia della Shoah e dei campi di concentramento, raccontata attraverso la lettura di alcuni brani particolarmente significativi dell’indimenticabile Diario di Anne Frank, recitati dal premio Oscar Helen Mirren. A fare da sfondo, una accurata ricostruzione della piccola camera da letto che per più due anni ospitò la giovane scrittrice.
Molti di noi assistono con sgomento alla crisi dell’Europa, del suo sistema politico, dei suoi ideali assediati da antiche diffidenze e nuovi fanatismi. C’è un’istituzione europea però che resiste, e anzi sembra aumentare il suo prestigio. È il CERN di Ginevra, creato nel dopoguerra dai fisici europei quasi come antitesi al Progetto Manhattan – che portò alle bombe americane di Hiroshima e Nagasaki.
Tra gli aspetti più singolari e più interessanti del ventunesimo Thessaloniki Documentary Festival va senza dubbio segnalata la presenza di un consistente numero di film di alta qualità provenienti dall’Italia. Non succedeva da tempo, e sarebbe dunque ingiusto ridimensionare il fatto, liquidandolo magari come una semplice coincidenza.
Il regista Jean-Michel Cousteau s’imbarca con i figli Celine e Fabien e la sua troupe in un viaggio dalle isole Fiji alle Bahamas, per esplorare oceani sconosciuti e scoprire di più su ciò che li minaccia.