Scritto da Cecilia M. Voi il . Pubblicato in Recensioni. In collaborazione con "Il Ragazzo Selvaggio"
Personaggi e archetipi si fondono nella ricostruzione di una lacerazione interiore provocata da un trauma della nostra recente storia politica; Noce posiziona lo spettatore nel ruolo duplice del figlio e del genitore, con efficacia e pochi cedimenti.
Scritto da Massimo Causo il . Pubblicato in Recensioni. In collaborazione con "Il Ragazzo Selvaggio"
Periferia di Roma, estate, clima vacanziero, tensioni familiari represse. La scena è illustrata da una voce narrante che racconta di un diario ritrovato tra i rifiuti. Spiccano alcune figure: i Placido, papà Bruno e mamma Dalia, la cui felicità è in equilibrio sulla costante violenza psicologica e fisica che il padre nutre a scapito di Dennis e Alessia, i sin troppo quieti figli. C’è poi la famiglia Rosa, con papà Pietro che proietta lo stress del suo piccolo successo lavorativo sulla bellezza dell’introversa figlia Viola. C’è il più modesto Amelio Guerrini, che fa il cameriere e vive in un camper assieme al figlio, il timido Geremia, al quale è legato da un affetto quasi infantile. C’è poi Ada, poco più di una ragazzina, che è incinta di un ragazzo col quale cerca una via di fuga.
Scritto da Alessandro Leone il . Pubblicato in Recensioni. In collaborazione con "Il Ragazzo Selvaggio"
Dedicato alla figlia nata sotto le bombe di Assad, con Alla mia piccola Sama la regista racconta i massacri del regime senza filtri, attenuando l’orrore della presa diretta con una dimensione più intima. Il risultato lascia sgomenti.
Scritto da Valerio Tassara il . Pubblicato in Recensioni.
Da pochi giorni sono trascorsi 50 anni dalla prima missione sulla Luna. 50 anni da quei momenti del 20 Luglio 1969 che hanno tenuto con il naso all’insù persone di tutto il mondo di diverse nazioni, culture, etnie, estrazioni sociali a osservare un punto nel cosmo. Un giorno che ci ha permesso di alzare la testa dalle nostre miserie regalandoci una visione del cosmo, della terra, della dimensione dello spazio e dell’uomo che prima era esclusiva di pochi eletti. Ancora oggi è difficile comprendere la portata di quell’evento e l’influenza che ha avuto sulla società contemporanea.
Scritto da Carla Delmiglio il . Pubblicato in Recensioni. In collaborazione con "Il Ragazzo Selvaggio"
Dacca 2011 - Créteil, Parigi 2015. In quest’arco di tempo si dipana l’avventura di due profughi. Nura Mohammad è costretto ad abbandonare il Bangladesh col figlio Fahim di otto anni, e un talento per gli scacchi, per le sue convinzioni politiche. Il piccolo lascia tra le lacrime il resto della famiglia. Con dolcezza Nura lo convince a partire con la promessa di fargli incontrare in occidente un grande maestro. Passata la difficile frontiera indiana, il viaggio prosegue tra mille difficoltà, fino all’agognato aereo e alla grande capitale. Dove li aspettano mille difficoltà. L’asilo politico è sempre rifiutato; accolti in centri per rifugiati dalla Croce Rossa, non parlano francese, sono costretti a vivere di piccoli lavori precari. Finché qualcuno nota l’interesse e le capacità di Fahim e lo iscrive al Centro scacchistico di Créteil. Sylvain Charpentier, il maestro campione di scacchi dal grande cuore, lo accoglie ruvidamente: sospetto e attrazione reciproche non impediscono che nasca una franca amicizia. Con la sincerità e il veloce apprendimento dei bimbi, il piccolo impara ben presto le regole del gioco e della vita nel nuovo Paese. Iscritto al campionato di Francia di scacchi, sbaraglia tutti i concorrenti. Ma può un clandestino essere il campione di Francia?
Scritto da Flavio Vergerio il . Pubblicato in Recensioni. In collaborazione con "Il Ragazzo Selvaggio"
Immerso in un’atmosfera fuori dal tempo e dallo spazio, ispirato alla dimensione onirica e metafisica di Giorgio De Chirico, il film di animazione, esordio di Lorenzo Mattotti, affermato fumettista e illustratore di libri per l’infanzia, rilegge in modo originale e poetico il famoso testo di Dino Buzzati. In esso si possono rintracciare i temi eterni delle fiabe: la lotta fra bene e male, la ricerca della propria identità, il rapporto fra natura e cultura, il conflitto fra umanità e ferinità, la brama di potere. La fiaba, tuttavia, lungi dall’essere moraleggiante e didascalica, si manifesta come una ironica problematizzazione della condizione umana, affidata alla salvifica e inestinguibile dimensione del racconto mitico.
Scritto da Francesco Pellegrini il . Pubblicato in Recensioni. In collaborazione con "Il Ragazzo Selvaggio"
La tragedia della Shoah e dei campi di concentramento, raccontata attraverso la lettura di alcuni brani particolarmente significativi dell’indimenticabile Diario di Anne Frank, recitati dal premio Oscar Helen Mirren. A fare da sfondo, una accurata ricostruzione della piccola camera da letto che per più due anni ospitò la giovane scrittrice.
Scritto da Elisa Torsiello il . Pubblicato in Recensioni.
Superare i confini dell’ignoto e avventurarsi là dove ci è stato proibito andare è una delle sfide più sfruttate narrativamente al cinema. Il senso di ribellione dei giovani si trasforma in un’odissea personale piena di ostacoli da superare e segreti da rivelare. Quello affrontato da Deep nel film d’animazione diretto dal regista spagnolo Julio Soto Gurpide e intitolato per l’appunto Deep – un’avventura in fondo al mare, non ha nulla dell’avventura tra le onde australiane di Alla ricerca di Nemo, o le scalate adrenaliniche affrontate da Sid, Manfred e Diego ne L’Era Glaciale. Dietro la semplicità di un racconto fin troppo abusato, si nasconde la denuncia di un’azione crudele compiuta dall’uomo ai danni dell’ambiente.
Scritto da Cecilia M. Voi il . Pubblicato in Recensioni. In collaborazione con "Il Ragazzo Selvaggio"
1895. Edmond Rostand è un poeta francese che si è trasferito a Parigi con la moglie e il figlio in cerca di affermazione. La sua pièce teatrale La Principessa Lontana è un vero fiasco, anche se gode della presenza della diva Sarah Bernhardt. Passano due anni, Edmond e Rosemonde hanno un altro bambino e di successi neanche l’ombra. Scarseggiano i soldi, Edmond è perciò costretto a mettersi a servizio dell’attore Coquelin, che ha diversi contatti con gli impresari, per tornare sulle scene con un’opera nuova.
Scritto da Mariolina Gamba il . Pubblicato in Recensioni. In collaborazione con "Il Ragazzo Selvaggio"
Cafarnao significa, caos, confusione. Il termine ricorda la città della Galilea che ha ospitato momenti importanti della vita e della predicazione di Gesù. Capharnaüm di Nadine Labaki (film uscito in Italia col titolo Cafarnao, caos e miracoli) è Beirut, tra i quartieri disagiati della quale vivono Zain, i suoi numerosi fratelli e i suoi genitori, tesi e depressi.
Scritto da Camilla Palazzi il . Pubblicato in Recensioni.
Siani ci porta in una favola bella che racconta la magia e l’arte. Arte intesa come “gioia pura” che l’artista offre agli spettatori così che questi per poche ore possono dimenticare tutte le miserie della vita. Poco male se l’artista in quanto tale è costretto a vivere una vita piena di tribolazione con un teatro e una compagnia che cascano a pezzi. Ogni artista nel suo percorso ha diritto almeno ad un incontro fortunato che può cambiargli la vita. Per l’impresario Arturo Meraviglia (Siani) l’incontro fortunato avviene con Gioele, un bambino dai poteri segreti che magicamente riuscirà a portare “Gioia Pura” nella vita del protagonista, al teatro, agli spettatori e a noi, in una commedia riuscitissima che colpisce appieno l’obiettivo e per alcune ore ci fa fluttuare nella Meraviglia delle luci e delle magie del film e dimenticare tutto quello che c’è fuori.
Scritto da Elisa Torsiello il . Pubblicato in Recensioni.
Sognare è come lasciarsi cullare dall’acqua. Vaghi leggera, senza pensieri. Nel sogno, come sott’acqua, siamo tutti uguali, ci muoviamo con leggerezza dimenticandoci per un attimo del mondo circostante. Il sogno di Mariagrazia, Chiara e Letizia è quello di essere viste per quelle che sono dentro, e non per i chili in più. Nuotano, danzano, si sentono libere di essere loro stesse, senza circondarsi di quella bolla di sapone che le isola dagli altri, un guscio protettivo creato e induritosi nel tempo per lenire le offese e gli attacchi ricevuti. Una barriera che è anche zavorra, che le ragazze si portano sulla schiena come i chili che le fanno sudare, mozzare il respiro, colare a picco nell’oceano delle proprie tempeste.
Scritto da Ottavia Guerriero il . Pubblicato in Recensioni.
Pensare a Blinded by the light con una unica chiave di lettura è un errore grossolano e superficiale. Blinded by the light non è solo il racconto di un adolescente – francamente – ossessionato dal suo idolo, come è giusto che un adolescente si ossessioni, neanche soltanto la storia di un ragazzo che, in maniera altrettanto giusta, vuole emanciparsi dalla sua famiglia di origine, inseguendo il suo posto nel mondo.
Scritto da Andrea Bettinelli il . Pubblicato in Recensioni. In collaborazione con "Il Ragazzo Selvaggio"
Dublino, 1985. A causa dei problemi economici dei suoi genitori, Connor (un adolescente timido e impacciato) deve passare dalla scuola privata a quella pubblica. Entra così in un mondo governato dal caos e dell’aggressività, ma non si perde d’animo e decide di costituire con un gruppo di amici una band musicale, coinvolgendo nel progetto anche Raphina, aspirante modella di cui si è invaghito.